Wulf Dorn Il mio cuore cattivo

Wulf Dorn, è uno scrittore tedesco molto particolare, ha fatto il logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici e da li trae molte ispirazioni per le sue storie. E' stato scoperto grazie al passaparola, i lettori si sono appassionati alle sue storie sin dal primo romanzo "La Psichiatra". Oggi vediamo il suo ultimo lavoro "Il mio cuore cattivo".

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Il mio cuore cattivo è un romanzo di Wulf Dorn, uno scrittore tedesco, divenuto famoso dopo l’uscita della sua prima opera letteraria, La psichiatra; gli altri suoi romanzi sono: Il superstite, Follia profonda e Phobia, tutti pubblicati in Italia dalla casa editrice Corbaccio.
Dorn è un esponente di spicco dello psicothriller che riesce a sviluppare le tematiche legate alla psichiatria avendo lavorato in quel campo.
La prima edizione del romanzo è uscita nel 2013 in formato rilegato, mentre la seconda edizione, in formato brossura, è uscita nel 2015.
La protagonista di Il mio cuore cattivo è Dorothea, una adolescente, che un venerdì sera, mentre i suoi genitori sono a teatro, deve fare da baby-sitter al fratello più piccolo; il fratellino non vuole addormentarsi e urla in continuazione, poi durante la serata, la ragazza riceve una telefonata che la sconvolge e la fa arrabbiare e da quel momento ha un vuoto di memoria fino a quando si accorge che il fratellino è morto per arresto cardiaco.
Dorothea non ricorda niente di quello che è successo ed ha un forte senso di colpa per la morte del fratellino, perchè pur non sapendo cosa è successo durante il vuoto nella sua memoria sa che in quel momento poteva aver fatto qualsiasi cosa.

il-mio-cuore-cattivoDopo questo tragico evento, la protagonista ha continue perdite di memoria e vede sia in sogno che in forma di allucinazione il fratellino morto che la insegue e le da la colpa per quanto gli è successo.
La protagonista passa un lungo periodo in una clinica psichiatrica, dove deve seguire una terapia di riabilitazione che la aiuta ad ottenere un equilibrio precario e le dà la speranza di guarire e tornare ad avere una vita normale. Finito il periodo in ospedale Dorothea e la madre si trasferiscono in un’altra città dove una notte vede, nel giardino di casa, un ragazzo che le chiede aiuto e poi fugge spaventato; qualche giorno dopo questo incontro, Dorothea scopre che il ragazzo che ha visto, un giovane di nome Kevin, si era suicidato prima del loro incontro e questo fatto le fa credere di essere impazzita nuovamente e la fa ricadere in un incubo terribile in cui non sa di chi fidarsi e in cui potrebbe essere lei stessa la sua pegggior nemica.
Alla fine del romanzo la protagonista riuscirà a recuperare i suoi ricordi e ad accettare il suo lato oscuro anche grazie a un nuovo psicoterapeuta, suo vicino di casa che la aiuta in questo percorso.
E’ la protagonista a narrare le sue vicende in prima persona e a portare il lettore nei meandri della sua mente; il racconto in prima persona e al presente, si regge sempre su un equilibrio precario che non permette a chi legge di capire se quello che vede Dorothea è reale o frutto della sua immaginazione, se la ragazza è effettivamente pazza o se qualcuno vuole farle del male.

Wulf Dorn, da alla giovane protagonista, una capacità che le permette di associare a ogni persona un colore, ad esempio la sera in cui era col fratellino che urlava lo vedeva rosso.
Tre figure ben delineate, che compaiono nel racconto sono tre ragazzi, fra cui il figlio del suo psicoterapeuta di cui Dorothea si innamorerà; gli adolescenti e i loro problemi e stati d’animo sono descritti molto bene.
Uno dei personaggi principali del romanzo è la madre della protagonista, una donna che ha affrontato la morte di un figlio e il crollo psicologico dell’altro da sola dopo essere stata abbandonata dal marito, che dopo il dramma, ha lasciato la famiglia e iniziato una nuova relazione; lo scrittore attraverso il racconto degli avvenimenti quotidiani riesce a farci capire le nuove difficoltà che la madre affronta in quanto madre single.

La narrazione in prima persona rende questo libro molto avvincente e coinvolgente e la scrittura fluida tiene incollato il lettore, gli eventi si susseguono con un ritmo incalzante e avvincente ed è presente nel racconto una buona dose di suspance.
Questo libro è consigliato a tutti gli amanti del genere thriller e del romanzo psicologico perchè i problemi mentali sono descritti molto bene è l’autore riesce a far vivere ai lettori quello che prova la protagonista.

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