Un regalo per gli amanti del Rock? L’ultimo, grande, CD di Lenny Kravitz!

Leonard Albert Kravitz, meglio conosciuto come Lenny, è una delle voci più importanti dell’intero panorama musicale: dagli esordi a fine anni Ottanta ad oggi, il cantautore e polistrumentista di New York ha venduto 38 milioni di dischi e fatto incetta di Grammy Awards, specialmente all’apice della carriera con quel ‘5’ che ha rappresentato la sua […]

lenny-kravitz-cdLeonard Albert Kravitz, meglio conosciuto come Lenny, è una delle voci più importanti dell’intero panorama musicale: dagli esordi a fine anni Ottanta ad oggi, il cantautore e polistrumentista di New York ha venduto 38 milioni di dischi e fatto incetta di Grammy Awards, specialmente all’apice della carriera con quel ‘5’ che ha rappresentato la sua consacrazione. Oggi, a cinquant’anni suonati (li ha compiuti lo scorso maggio), il rocker ha raggiunto un’invidiabile maturità artistica testimoniata dall’ultimo lavoro in studio. E proprio ‘Strut‘ rappresenta, con l’approssimarsi del Natale, un’ottima idea regalo per i fan di vecchia data di Lenny Kravitz ma anche per tutti gli amanti del rock ‘n’roll.

RITORNO ALLE ‘RADICI’ DEL ROCK – Arrivato a tre anni di distanza da ‘Black And White America’, ‘Strut’ è il decimo disco prodotto dall’artista statunitense: a suo modo è un ritorno al ‘sound’ delle origini quando, con ‘Let Love Rule’ e ‘Mama Said’, Kravitz stregava i fan di ambo i sessi con ballatone sexy e senza tanti fronzoli che arrivavano dritte al cuore. Pubblicato sotto etichetta Roxy Records / Kobalt e composto da una tracklist di 12 brani, ‘Strut’ è stato anticipato dal lancio del singolo ‘The Chamber’, una ballad che lo stesso cantautore ha definito ‘rock’n’roll da liceo’ e in cui spiccano sonorità ‘eighties’ e sintetizzatori.

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UN’ANIMA FUNK – L’intero lp, da ‘Dirty White Boots’ a ‘The Pleasure And The Pain’, ha un taglio smaccatamente pop-rock che però non rinnega l’anima funk ed R&B, vero marchio di fabbrica di mr. Kravitz. Non è un caso che al mixaggio delle tracce sia stato chiamato quel Bob Clearmountain che ha collaborato con artisti del calibro di David Bowie e Bruce Springsteen; a chiudere il disco, una cover di un classico dei The Miracles, ovvero ‘Ooo Baby Baby’ che dona a ‘Strut’ un’aria un po’ ‘retro’ e farà felice lo zoccolo duro di quei fan cresciuti sulle note di ‘It Ain’t Over Till It’s Over’.