Dracula: regalalo ad un appassionato di horror
“Confido che il viaggio da Londra sia stato felice e che apprezzerete il soggiorno nella mia bella terra…” Così un misterioso conte della profonda Transilvania si rivolgeva in una lettera al giovane avvocato Jonathan Harker, inviato dai propri capi per definire i dettagli di una transazione immobiliare. L’incarico dà il via a “Dracula”, un’opera immortale […]
“Confido che il viaggio da Londra sia stato felice e che apprezzerete il soggiorno nella mia bella terra…”
Così un misterioso conte della profonda Transilvania si rivolgeva in una lettera al giovane avvocato Jonathan Harker, inviato dai propri capi per definire i dettagli di una transazione immobiliare. L’incarico dà il via a “Dracula”, un’opera immortale come il macabro personaggio di cui porta il nome.
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Harker inizia il suo lungo viaggio dalla capitale britannica, una decisione che progressivamente rimpiangerà man mano che si immergerà nella cupa atmosfera dei possedimenti del Conte. Vero e proprio caposaldo del genere horror, “Dracula” di Bram Stoker porta splendidamente i suoi 117 anni trascorsi dalla pubblicazione, dimostrandosi capace ancora oggi di immergere il lettore in una spirale di tensione sempre crescente.
Un antico castello in una terra isolata, un misterioso, elusivo e temuto nobile del luogo, l’eterno scontro tra le forze del bene e quelle del male, un miscuglio di scienza, sentimento e superstizione, Stoker mescola ogni ingrediente del genere gotico con grande maestria. Il tutto reso ancor più vivido dalla formula che l’autore stesso sceglie per raccontare la sua storia, il romanzo epistolare. Le vicende di Harker, del Conte Dracula e di altre figure importanti come il cacciatore Abraham Van Helsing o la giovane Mina Harker saranno infatti conosciute attraverso le loro stesse parole trascritte in diari e lettere. L’autore si presenta al proprio pubblico, dunque, come un umile scrivano che, ritrovati quei carteggi, si sarebbe limitato a riordinarli, catalogarli e pubblicarli. Un artificio letterario piuttosto tipico dell’epoca, ma capace ancor oggi di conservare intatto il proprio fascino, e che probabilmente trova la sua miglior consacrazione proprio nelle atmosfere horror.