Bruce Chatwin – L’alternativa nomade – Regalalo a Natale

Se state cercando un regalo per Natale e siete in cerca di un’idea regalo “colta”, da destinare ad un vostro caro affetto appassionato di lettura e letteratura, il nostro suggerimento si chiama “L’alternativa nomade” di Bruce Chatwin. Scomparso nel 1989, Chatwin è stato uno degli intellettuali più importanti del secolo scorso: scrittore e fotografo, ha […]

Se state cercando un regalo per Natale e siete in cerca di un’idea regalo “colta”, da destinare ad un vostro caro affetto appassionato di lettura e letteratura, il nostro suggerimento si chiama “L’alternativa nomade” di Bruce Chatwin.
bruce-chatwin-l-alternativa-nomadeScomparso nel 1989, Chatwin è stato uno degli intellettuali più importanti del secolo scorso: scrittore e fotografo, ha sviluppato tutta la sua opera e produzione intorno al concetto di viaggio e nomadismo.
Pubblicato postumo per la prima volta nel 2013 da Adelphi, “L’alternativa Nomade” è un affascinante carteggio, che raccoglie le lettere spedite da Chatwin dal 1969-1989 dai luoghi più ameni e sperduti del mondo (l’Afghanistan, l’Australia, la Patagonia e molti altri) ad amici, conoscenti e interlocutori vari di età, sesso, interessi e nazionalità differenti.
Nel Febbraio del 1969, quando non ancora trentenne iniziò la sua carriera di viaggiatore, Chatwin dimessosi dal solido impiego presso Sotheby’s e fresco di rinuncia ai suoi studi di Archeologia era, per sua stessa ammissione, un giovane irrequieto incapace di resistere serenamente per più di un mese nello stesso luogo.

Leggere il racconto dei suoi viaggi non è soltanto un modo per immergersi nella narrazione delle sue entusiasmanti avventure, ma è anche un arricchimento interiore nato dall’incontro con le sue riflessioni, talmente intense e profonde da essere diventate, di riflesso, veri e propri aforismi.
Una su tutte è perfetta per condensare in una sola riga tutta l’essenza della sua vita e della sua opera: “cambiare, l’unica cosa per cui vale la pena di vivere”.
Questa frase quasi programmatica, che sublima la sua idea di nomadismo quando ancora era solo in fase embrionale, la ritroviamo in una lettera che Chatwin scambia con il suo fido editore Tom Maschler.
Da questo momento in poi l’autore si consacrerà ad una vita in perenne movimento, in cui il viaggio e l’esplorazione si sposano alla lavorazione di questo suo libro sul nomadismo, giustamente “eterno”.
Appare infatti un corollario inevitabile il fatto che finché Chatwin ha avuto giorni di vita a disposizione, da spendere viaggiando, ci fosse sempre del nuovo materiale da aggiungere al suo lavoro, arricchendolo; e che, di conseguenza, “l’Alternativa Nomade” potesse assumere i connotati soltanto di un’opera postuma.
In vero ci domandiamo perché dalla morte dell’autore alla sua prima pubblicazione ci siano voluti quasi 15 anni. Questa opera che è al tempo stesso diario di viaggio e autobiografia involontaria dell’autore.

“L’alternativa nomade”

“L’alternativa Nomade” è un ritratto affascinante ed esaustivo di un artista fuori da tutti gli schemi convenzionali, tracciato nel trentennio più vivace ed intenso della sua esistenza.

Un meraviglioso biglietto da visita di oltre 450 pagine, all’interno del quale si condensano tutti gli aspetti essenziali della vita di Chatwin: le sue letture ed i suoi molteplici e variegati interessi; le sue smisurate ambizioni, accompagnate sovente da frustranti fallimenti; i dubbi e le paure di un uomo che soltanto quando si spostava da un luogo all’altro si sentiva realmente a suo agio.
La sua omosessualità celata dietro le convenzioni di un’eterosessualità di facciata ma accompagnata da un affetto sincero e reciproco verso la moglie Elizabeth; il timore che gli altri potessero giudicarlo male, additarlo e metterlo alla berlina, che lo portò a mentire anche sul fatto di essere diventato sieropositivo, anche quando le sue precarie condizioni di salute lo ridussero allo stremo delle forze.
Chatwin era un caleidoscopio vivente, un uomo dotato di una moltitudine di affascinanti sfaccettature: osservatore curioso e narratore fervido e sagace, capace di far rivivere ai lettori le sue medesime sensazioni, come se fossero stati realmente suoi privilegiati compagni di viaggio.
E Chatwin era realmente un viaggiatore instancabile: un uomo goloso di vita vera, che non riusciva più a saziare la sua fame nella natia Inghilterra, paese paragonato dall’autore ad una triste tomba. Una creatura frenetica ed irruenta, che solo quando scriveva riusciva a imporsi rigore e disciplina.
Leggere “L’Alternativa Nomade” è un’esperienza unica, di quelle che ti segnano e ti cambiano dentro.
La lettura di Chatwin fa compiere un duplice viaggio: in giro per il mondo, in compagnia dell’autore; ma anche al di là dei confini canonici della narrativa contemporanea. Tutto è sfumato, quasi onirico e, proprio per questo suggestivo.
Un regalo importante, che arricchisce interiormente e, proprio per questo, da riservare ad una persona cui volete realmente molto bene. E dopo che avrà terminato di leggerlo, e se ne sarà innamorata, fatevelo prestare e leggetelo pure voi. Cosa c’è di più intimo che condividere le emozioni suscitate da un grande libro?